Il primo personale ricordo che ho di Ferrovie Kaos, risale al novembre del 2009: da poco mi ero avvicinato all’associazione, avevo compiuto 20 anni alcune settimane prima ed il mio viaggiare da pendolare tra Agrigento e Palermo mi ha spinto ad avvicinarmi ai treni, al loro significato ed a quello che per un territorio significa possedere una ferrovia.
Per questo, quando l’amico Pietro Fattori parlava dell’associazione nata da pochi mesi, ho deciso di sposare quell’iniziativa. Ed in una domenica di quel mese di novembre per l’appunto, ho partecipato al primo treno storico: si partiva da Agrigento per arrivare alla stazione di Cammarata – San Giovanni Gemini e da lì, in pullman, fino all’eremo di Santa Rosalia. Da lì in poi, è tutta una sequela di ricordi: ci si riuniva nell’ex pizzeria “Il Casello” (un nome, del resto, molto evocativo) di Agrigento, si condividevano serate in cui da neofita delle ferrovie riuscivo a capirne il funzionamento ed il valore emozionale e storico per tutti i soci che da poco si erano imbarcati in questa avventura.
Chi veniva da Catania, chi da Napoli, chi salutava con il magone a fine serata per la consapevolezza di dover tornare fuori Sicilia per motivi di lavoro, chi sacrificava per un momento i propri affetti e chi, come il sottoscritto, della vita sapeva ancora ben poco: per tutti, quelle serate passate a parlare di “sogni ferroviari” erano una sorta di enclave interna alle proprie esistenze, un’isola felice in cui poter pensare in grande partendo dalla semplice passione.
Ed è stata forse questa la forza di Ferrovie Kaos: partire dalla condivisione, per arrivare a traguardi inimmaginabili anche per il più ottimista tra i soci seduti all’interno de Il Casello. In effetti, già dal 2010, una sede tutta nostra in cui incontrarci l’abbiamo trovata: era niente meno che la stazione di Porto Empedocle centrale. Ebbene sì, un’area ferroviaria da gestire, da valorizzare, da strappare al degrado e da riconsegnare al territorio.
Da allora quell’area è diventata, per tutti i soci che negli anni si sono poi aggiunti, una sorta di seconda casa. E così continua ad esserlo ancora oggi, anzi specialmente oggi che l’area di Porto Empedocle centrale oramai è stabilmente nell’orbita di Fondazione FS e pronta a dare ospitalità al suo interno a tante iniziative di natura culturale.
Oggi tutta questa avventura compie dieci anni, il 25 giugno 2009 tutto nasce grazie alla convinzione della bontà del progetto da parte dei soci fondatori: da Pietro Fattori, primo presidente ed anima del progetto, a Nino Mistretta, passando per Alessandro Gueli, Gaetano Zuppardo, John Copsey, Giuseppe Pastorello, Danilo Verruso e Roberto Meli. Chi per il modellismo, chi per i treni e chi per le foto: sono loro ad aver dato vita a tutto.
Dieci anni di attività equivalgono a tante esperienze sul groppone, tante decisioni intraprese, tanto lavoro, tante gioie e non pochi dolori. Al sottoscritto l’onore e l’onere di rappresentare l’associazione in questo importante anniversario, ma oltre ai fondatori un doveroso ringraziamento in realtà occorre rivolgerlo verso chi mi ha preceduto curando Ferrovie Kaos fino a pochi giorni fa, ossia Marco Morreale, ed a tutti i soci, uno per uno, che in questi anni hanno mantenuto alto il valore dell’associazione.
Un compleanno è un compleanno e va vissuto e festeggiato a dovere ma, per tutti, la consapevolezza più grande è data dal fatto che le pagine più belle di questa storia sono quelle da scrivere.
Buon compleanno Ferrovie Kaos!
Il presidente – Mauro Indelicato