Il turismo è il settore maggiormente coinvolto nella crisi innescata dal coronavirus e la Sicilia, la cui economia è in buona parte legata a questo ramo, rischia di essere travolta più di altri territori dalla perdita di posti di lavoro e di fatturato per le piccole e medie imprese. Da qui, la consapevolezza di un rilancio del settore, partendo dal turismo regionale.
“Siamo molto preoccupati per l’attuale andamento che sembra non dare prospettive al vitale settore turistico – scrivono in una nota Mauro Indelicato e Daniele Fucarino, presidenti rispettivamente di Ferrovie Kaos e Trenodoc – Le nostre associazioni da anni sono impegnate nell’organizzazione di treni storici e nel rilancio di questo particolare pacchetto turistico molto apprezzato da chi visita la Sicilia. Per questo chiediamo uno sforzo per iniziare già oggi a ripensare l’offerta turistica nella nostra regione ed evitare la perdita totale della stagione”.
Una prospettiva, quella sopra richiamata, che porterebbe ad un vero e proprio disastro economico: “Negli ultimi anni – proseguono Indelicato e Fucarino – Abbiamo avuto modo di vedere come in Sicilia, sia nelle grandi città che nelle realtà più piccole, in tanti hanno iniziato ad organizzarsi sotto il profilo turistico, tanti giovani hanno avviato imprese che hanno consentito di generare reddito all’interno della nostra isola. Un totale azzeramento in estate degli affari legati al turismo porterebbe alla fine di molte esperienze positive”.
Il rilancio del turismo in Sicilia, secondo i presidenti di Ferrovie Kaos e Trenodoc, può partire dall’organizzazione di cartelloni estivi ed eventi in grado di richiamare almeno il pubblico regionale: “Nella nostra isola l’epidemia per fortuna ha colpito in modo più leggero – dichiarano Indelicato e Fucarino – Si può quindi viaggiare in sicurezza e con le opportune precauzioni. Con le nostre associazioni siamo pronti a fare la nostra parte, ma occorrono regole e programmi in grado di dare sicurezza agli operatori ed ai potenziali turisti”.