Circa 500 viaggiatori, molti dei quali turisti provenienti da tutta Italia, hanno preso parte all’iniziativa promossa dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento “Il treno racconta le vie dello zolfo sulla strada degli scrittori”, organizzata insieme a varie amministrazioni comunali, il distretto turistico Valle dei Templi e Ferrovie Kaos. I passeggeri sono saliti a bordo delle vetture di Fondazione FS Italiane, alla stazione di Agrigento bassa, per poi percorrere, la Ferrovia dei templi e raggiungere l’ottocentesca stazione di Porto Empedocle Centrale dove si è tenuta una breve conferenza stampa. Tra i protagonisti, la Soprintendente ai beni culturali Caterina Greco con i dirigenti Nino Terrana e Franco Vecchio, la parlamentare del Partito Democratico Maria Iacono, il commissario straordinario di Porto Empedocle Antonina Bonsignore, il sindaco di Agrigento Lillo Firetto e di Casteltermini Nuccio Sapia, di Comitini Felice Raneri e di Racalmuto Emilio Messana.
Il treno ha dunque percorso le ferrovie dell’entroterra, raggiungendo Racalmuto. Qui si è tenuta una breve manifestazione all’interno dei locali della Fondazione Sciascia accompagnata da una degustazione di taralli. Tappa successiva a Grotte, dove ad accogliere l’arrivo del treno storico c’era la banda musicale, un gruppo folk e tanti cittadini che hanno salutato festanti il treno storico. Anche qui i passeggeri hanno avuto modo di degustare alcune prelibatezze locali, prima di ripartire alla volta di Comitini Zolfare: l’amministrazione guidata dal sindaco Felice Raneri, ha posto in essere un grande sforzo per rendere fruibile il parco delle zolfare, con la possibilità di visitare un breve tratto di miniera. I cittadini di Comitini hanno rievocato le gesta dei carusi: lo zolfo per secoli è stata la vera linfa vitale per molti comuni della Provincia. Infine nel pomeriggio ultima tappa a Casteltermini per la visita della miniera Cozzo Disi, altro sito che la Soprintendenza ai Beni Culturali ha strappato al degrado.
La manifestazione si è conclusa intorno alle 18.30. Soddisfatti gli organizzatori dell’evento che, adesso, pensano all’organizzazione di una nuova giornata, sfruttando il treno storico, per il prossimo autunno.